Quale impatto sui piani media e sui costi. Quali implicazioni per il mondo della comunicazione. Come aumentare la copertura dei piani media. Quali avvertenze per costruire nuovi progetti
Il tema del calo delle audience televisive è destinato a dominare la scena e restare a lungo al centro dell’attenzione in Italia. Benché il principale motivo del calo sia un fenomeno globale che interessa diversi paesi, ovvero la digitalizzazione del sistema televisivo e il conseguente ingresso dei diversi player OTT, come, ad oggi, Netflix, Prime Video, AppleTV+, Disney+, DAZN e con altri operatori pronti ad entrare a breve, il tema diventa più caldo in Italia in virtù delle peso della televisione all’interno degli investimenti pubblicitari.
L’investimento televisivo sfiora in Italia il 40%, contro il 23% della Spagna, il 20% di Francia e Stati Uniti, il 18% della Germania, il 13% del mondo Scandinavo ed appena il 10% del Regno Unito. Naturale quindi che questo stesso fenomeno abbia un impatto molto più forte nel nostro Paese e agiti il mondo della comunicazione in misura maggiore.
Il dibattito ruota intorno a due “semplici” domande: di che calo stiamo parlando e come recuperare la copertura e le audience che la TV non è più in grado di generare.
Sono le domande più ovvie da farsi in questo contesto, ma ci sono diversi elementi da considerare per inquadrare il contesto e definire le aspettative.
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Luca Muralti
Business Director
Wavemaker Italy