Perché i Brand emergenti della New-Economy, pur essendo i più affamati di crescita, sono poco propensi a investire in attività media dedicate al Brand ed Equity-Building?
I Brand emergenti della New-Economy vengono spesso indicati come ‘best-practice’ o modelli da imitare in termini di marketing e comunicazione grazie alla loro abilità di scalare e guadagnare rapidamente quote nei mercati in cui operano. Ma anche se sono contraddistinti da modelli di business particolarmente agili e innovativi che li rendono in grado di ridefinire le ‘regole’ della categoria, non è sempre vero che dietro alla loro ascesa ci siano solide strategie di comunicazione o attività di Brand building altrettanto efficaci.
Di fatto le aziende emergenti della New Economy – causa forti aspettative di crescita e pressione da parte degli stakeholders – tendono a privilegiare una visione di ‘breve termine’ e tatticismi mirati al risultato immediato.
Raramente investono sin dall’inizio del loro ciclo di vita nella costruzione di solidi ‘love-brand’ e posizionamenti distintivi come asset strategici per ottenere progressivamente rilevanza su larga scala e attirare un pubblico di potenziali user sempre più ampio.
Ma se lo facessero?
Filippo Giannelli
Strategy Lead, Wavemaker Italy